5 POSE DEI PAVIMENTI IN LEGNO CHE DEVI ASSOLUTAMENTE CONOSCERE!

La posa dei pavimenti in legno prefinito avviene essenzialmente in due modi, ovvero con posa flottante e con posa incollata.  La posa incollata ha ormai definitivamente sostituito quella inchiodata. Tuttavia, nei nostri cinque metodi, abbiamo incluso anche questa, perché crediamo che la tradizione del vero legno non debba mai essere abbandonata.

Se poi, hai problemi con il fai da te, puoi sempre rivolgerti a noi, per posare il tuo pavimento in legno senza errori.



POSA FLOTTANTE

La posa dei pavimenti in legno flottante(o galleggiante o a incastro) è in assoluto la più semplice da attuare con il fai da te. Le doghe in legno, infatti, sono dotate di incastri maschio e femmina, che debbono combaciare perfettamente tra loro. In tal modo, il pavimento rimarrà fisso e stabile. Le doghe a incastro si possono posare anche su pavimenti preesistenti.

La posa è infatti reversibile e consente il riutilizzo del vecchio pavimento, nel caso si voglia rimuovere quello in legno. La posa flottante richiede delle doghe prefinite in multistrato ( a due o tre strati), molto più stabili di quelle in monostrato.

La posa dei pavimenti in legno a incastro prevede che le doghe vengano appoggiate, a terra, sopra un pavimento preesistente o su massetto in cemento.

Prima, però, bisogna procedere a sgrassare le piastrelle preesistenti o a spazzare il fondo cementizio. La posa su pavimenti preesistenti è molto semplice da eseguire, perché il vecchio pavimento è già posato su un fondo piano e stabile.

La posa su massetto in cemento, invece, richiede un po’ più di esperienza e abilità. Tra le doghe in legno e il massetto, va, infatti, applicata una base in sughero o poliuretano espanso.

Questa base servirà da isolante acustico e da barriera contro l’umidità. Prima della posa bisogna sempre accertarsi che il fondo sia piano e senza dislivelli. Un dislivello anche minimo potrebbe causare la rottura degli incastri e il sollevamento delle doghe.

Superate le fasi preliminari, si procede alla posa. La prima fila delle doghe si posa con la scanalatura rivolta verso la parete. I pannelli si incastrano sul lato lungo e poi sul lato corto. Nel primo caso, avremo una disposizione longitudinale, nel secondo, trasversale.



POSA INCOLLATA

La posa dei pavimenti in legno incollata è simile a quella flottante, solo che prevede l’uso di una colla speciale sotto le doghe. La colla si può applicare anche sulle doghe a incastro, per renderle più stabili ed evitare i rumori di fondo in caso di massetto non livellato.

Questo metodo di posa si usa non solo per il parquet prefinito, ma anche per quello in legno massello e per listelli di qualsiasi dimensione. Per le operazioni preliminari valgono le regole descritte al paragrafo precedente. Quindi, prima di posare i listelli, bisogna pulire, sgrassare e spazzare il fondo cementizio o il pavimento preesistente.

Segue l’applicazione della colla sui bordi delle doghe. Per evitare errori, meglio posare le doghe senza colla, a titolo di prova.

Dopo aver applicato la colla, invece, procedere alla rimozione di quella in eccesso, usando una spatola o un panno umido. Usare profili per ritagliare i bordi del parquet in prossimità di pareti, spigoli e scale.



POSA INCHIODATA

La posa dei pavimenti in legno inchiodata è la più antica e tradizionale. Veniva usata nel secolo scorso, per i primi parquet ed è stata poi sostituita da quella incollata o flottante. In questo tipo di posa, le doghe vengono fissate a terra con i chiodi. Si tratta di una posa difficile da attuare senza la dovuta esperienza e manualità. I chiodi, infatti, devono essere piantati su un fondo in cemento, su uno strato di legno posato sul massetto o su doghe trasversali (magatelli).

Il pavimento ideale per questo tipo di posa è in legno massello, con doghe spesse almeno 18 mm. Il calpestio del pavimento inchiodato produce un rumore di sottofondo tipico delle case rustiche o interamente in legno. Esistono diverse tipologie di posa inchiodata: a listelli regolari, a mosaico e anche a spina di pesce.



POSA SU RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

La posa dei pavimenti in legno su riscaldamento a pavimento trasforma il parquet in una fonte di calore. L’unica differenza è che il calore non proviene da termosifoni attaccati alle pareti, ma dal pavimento. Questa posa necessita di un fondo cementizio al di sotto del quale scorrono tubi per la trasmissione di calore.

Per un parquet riscaldante, sono necessari listelli sottili ed essenze stabili. Da escludere, dunque, il larice, il faggio e l’ acero. Prima della posa, bisogna procedere alla stabilizzazione termica del massetto. L’impianto va acceso, gradualmente, per dieci giorni.

Si comincia con i primi dieci gradi, poi si aumenta di un grado, fino a raggiungere la temperatura massima di 20 gradi. Questa temperatura va mantenuta per cinque giorni.

La posa ( flottante o a incastro) si esegue dopo aver spento l’impianto e verificato il livello di umidità dell’ambiente.



POSA A MARTELLO

Anche se il nome potrebbe trarre in inganno, la posa del parquet a martello riguarda solo l’utensile da usare per rendere le doghe più stabili.

In genere, il martello viene utilizzato sui pavimenti in legno con posa flottante. Il semplice incastro, infatti, non consente alle doghe di posare stabilmente sul pavimento preesistente o sul massetto in cemento.

Se dopo la posa, i listelli rimangono parzialmente sollevati e instabili, un colpo di martello può rimetterli a posto. Purtroppo, però, se il colpo viene dato violentemente, le doghe possono rompersi. Per evitarlo, è preferibile coprire la punta del martello con un panno.

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